Entro la fine di luglio la variante indiana potrebbe diventare quella dominante. Secondo le ultime analisi già il 35% dei casi della nostra regione sono riconducibili alla variante Delta. L’allarme sulla diffusione della variante arriva dall’istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata.

“C’è la possibilità che la variante Delta possa diventare dominante in poco tempo – conferma Antonio Parisi, capo del laboratorio di biologia molecolare dell’Istituto zooprofilattico di Putignano – anche entro luglio. I dati ci diranno di più. Se la tendenza fosse confermata, nell’arco di un mese o al massimo due, come successo per la variante inglese o Alpha, anche questa può diventare dominante. La sensazione insomma è che la variante Delta stia per sostituire la variante Alfa”.

In questo momento sono in corso esami su un campione di circa 100 casi sospetti. Entro la fine della settimana, quando le analisi saranno completate, si avrà un quadro più completo della situazione.

Il tasso del 35% non rappresenta esattamente la situazione a livello nazionale, per ora. Il primo cluster di questa variante è stato riscontrato nel Salento, in una comunità indiana, mentre le altre infezioni non sono riconducibili a questo primo gruppo.

Tra tutti i casi di infezione presenti in Puglia, solo uno aveva ricevuto la prima dose di vaccino. Nonostante le varianti i vaccinati e i guariti dal covid hanno un sistema immunitario in grado di contrastare l’infezione.