Il commissario per l’Emergenza Francesco Figliuolo ha acconsentito alla possibilità di effettuare i vaccini anche durante le vacanze estive nei luoghi di villeggiatura.

“La Conferenza delle Regioni mi ha chiesto la possibilità  di essere ancor più flessibile e dare la facoltà di fare anche in casi particolari la seconda dose in vacanza – spiega -. Ho appena firmato la risposta: per la struttura va bene, ci organizzeremo e faremo gli opportuni bilanciamenti logistici delle dosi. Dal punto di vista dei flussi informativi le procedure sono già state limate, ora le Regioni le dovranno mettere in pratica”.

“Ho preso l’impegno di vaccinare l’80% degli italiani entro la fine di settembre – ribadisce Figliuolo -.  Non sappiamo ancora quanto durerà questo vaccino, noi ragioniamo come se durasse un anno. Posso dire che abbiamo già opzionato di concerto con l’Unione europea, una quantità tale di vaccini da coprire tutta la popolazione con una terza dose e anche con una robusta riserva. Per la futura vaccinazione immagino uno spostamento dagli hub agli ospedali, medici di base, farmacia, punti vaccinali aziendali”.

Nonostante l’abbia approvata, Figliuolo ritiene ugualmente la questione della somministrazione di vaccini in vacanza uno spot piuttosto che una necessità.

“C’è già l’ordinanza n.3 che ho firmato in tempi non sospetti a marzo e che prevede la possibilità per i lavoratori non residenti o per chi si sposta in maniera continuativa in un’altra regione ad essere vaccinato, anche per motivi di salute o per qualsiasi altro motivo. Pensiamo solo ai lavoratori stagionali del settore turistico-alberghiero – continua -. E poi c’è la flessibilità già in sede di prenotazione, perché recentemente ho inviato una circolare alle Regioni dicendo loro di dare massima flessibilità ai cittadini di prenotarsi e, soprattutto, di scaglionare la seconda dose sempre rimanendo in quelle che sono le previsioni cliniche, quindi entro i 42 giorni per ciò che riguarda i vaccini mRna e tra le 4 e le 12 settimane per ciò che riguarda il vaccino Astrazeneca. Ovviamente Johnson&Johnson ha una dose sola e risolve il problema”.

I numeri aggiornati in Italia vedono che quasi il 48% della popolazione ha ricevuto la prima dose, mentre l’hanno ricevuta anche il 91,5% degli ultraottantenni e l’85% degli over 70.

Per quanto riguarda la vaccinazione della fascia d’età nella quale rientrano gli adolescenti e il rientro a scuola di settembre, per Figliuolo “abbiamo la possibilità di vaccinare dai 12 anni in su, quindi gran parte degli studenti. Infine non è detto che non arrivino ulteriori autorizzazioni per arrivare ai 6 anni – conclude -. Quindi l’architrave del discorso scuola, per riaprirla in massima sicurezza in presenza, è quello della vaccinazione, poi continueremo con il tracciamento e il diradamento, per questo all’inizio del prossimo anno scolastico sarà necessaria ancora la mascherina insieme ad ulteriori misure per mitigare i rischi”.