I lavoratori ed ex dipendenti del Comune di Bari continuano a protestare in merito al caso della Cassa Prestanza, il fondo comunale con un buco milionario in cui venivano versate le trattenute dallo stipendio dei dipendenti.

Dalle 9 di questa mattina è attivo un presidio autorizzato davanti alla Procura della Repubblica di Bari dove i lavoratori continuano a chiedere risposte in merito alle gestione della Cassa Prestanza.

“A seguito dei vari esposti, nel 2020 è stata fatta opposizione all’archiviazione, decisa dalla pm assegnataria. Ad oggi non sappiamo ancora nulla. Le nostre segnalazioni/atti giuridico-legali, anche in questo Tribunale, sono come quelli che sono sospesi”.

“Ci chiediamo chi abbia letto la delibera 123 del 1957, comprensiva del nuovo statuto della Cassa Prestanza, attualmente vigente? Ma soprattutto perché viene consegnato, dal Comune di Bari ai vari tribunali, uno statuto anonimo sulla Cassa Prestanza che non riporta quando è stato adottato, da chi, con quale numero cronologico, quando è diventato esecutivo e con quali delibere è stato modificato nei sui 30 articoli e non 24?”.

“Chiediamo risposte e vorremmo il sostegno anche dalla cittadinanza attiva perché presentare ai magistrati e ai vari funzionari carte farlocche e fuorvianti è diventata una pratica diffusissima nella nostra città. Vogliamo rispetto della legalità e giustizia”.