Da giovedì 3 giugno anche la città di Bari avrà “Una panchina gialla per i diritti umani” dedicata a Giulio Regeni e Patrick Zaki affinché non si abbassi la guardia nei confronti dei diritti umani e di tutti i prigionieri di coscienza incarcerati ingiustamente in ogni parte del mondo.

La panchina gialla del capoluogo pugliese sarà inaugurata simbolicamente alle ore 11.30 di giovedì 3 giugno alla presenza dell’assessora al Welfare, Francesca Bottalico, e di Amnesty International Bari, gruppo 070, in corso Vittorio Emanuele, di fronte al Palazzo dell’Economia.

Sono moltissimi gli uomini e le donne privati della proprie libertà, imprigionati e torturati solo per aver espresso opinioni politiche o per il loro lavoro in favore dei diritti umani. Patrick Zaki e Giulio Regeni sono fra questi. Zaki è uno studente egiziano del Master in Studi di genere dell’Università Alma Mater di Bologna, fermato all’aeroporto del Cairo il 7 febbraio 2020: da allora è incarcerato ingiustamente con l’accusa di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo.

Regeni, invece, era un dottorando italiano dell’Università di Cambridge rapito al Cairo il 25 gennaio 2016 e ritrovato senza vita il 3 febbraio successivo nelle vicinanze di una prigione dei servizi segreti egiziani. Il corpo presentava evidenti segni di tortura, ancora oggi, però, non si conosce la verità sul caso. Amnesty International, sia a livello mondiale sia a livello nazionale e locale, si è subito attivata per fare luce. Anche in questo caso, l’obiettivo è quello di tenere alta l’attenzione affinché si possa presto conoscere la verità su quanto accaduto a Regeni e si possa, inoltre, ottenere finalmente la scarcerazione di Zaki.