“La Facoltà di Medicina di Lecce è il risultato del popolo italiano, del popolo pugliese. Faremo questa cosa con il contributo dell’uno e dell’altro, senza che nessuno possa rivendicare alcuna privativa su questo risultato, che era un diritto dell’accademia leccese”. Lo ha dichiarato il presidente della regione Puglia durante i lavori in Consiglio regionale per la variazione del bilancio per l’attivazione della facoltà di Medicina a Lecce.

“Questa vicenda – ha aggiunto Emiliano – riguarda in generale le facoltà di Medicina pugliesi. Queste non sono battaglie di campanile. Noi siamo partiti dal presupposto che in Puglia ci fossero pochi posti universitari di Medicina e che questo provocasse in generale un gap nelle nostre capacità di contendere quei pochi laureati in Medicina che ci sono con le altre regioni”.

“Di qui, un piano in cui sia l’Università di Foggia che quella di Lecce che quella di Bari hanno cominciato ad espandere le loro sedi universitarie in Medicina, con delle caratteristiche distinte e diverse – ha aggiunto -. Pensiamo di aver fatto una cosa utile per l’Italia, che è il nostro riferimento numero uno, anche per Puglia in generale”.

“Abbiamo provveduto a far passare all’unanimità in Consiglio regionale il disegno di legge sulla facoltà di Medicina a Lecce, quindi siamo stati di una efficienza assoluta, recuperando a tempo di record il disguido verificatosi in commissione Bilancio. Non solo non c’è stato nessun errore da parte della Giunta con riferimento al problema verificatosi in commissione – continua -, ma la Giunta ha immediatamente e con tempestività eccezionale approvato venerdì il ddl che oggi è stato approvato dal Consiglio. Abbiamo dato concretezza a questa idea e l’abbiamo perseguita con una determinazione senza precedenti”.

“Sulla Facoltà di Medicina del Salento – conclude Emiliano – c’è dietro un progetto accademico, scientifico e di ricerca estremamente importante, perché nel futuro i medici avranno competenze che dovranno in qualche maniera essere concorrenti e sovrapponibili con quelle degli ingegneri. Pensiamo di aver fatto una cosa utile per l’Italia, innanzitutto, che è il nostro riferimento numero uno, poi sicuramente anche per la Puglia in generale. Questo corrisponde ad una strategia complessiva del territorio. Tutti sanno che Lecce si presta ad essere una città universitaria. Così come gli altri capoluoghi di provincia  sono impegnati al rafforzamento della vocazione accademica della Puglia. Non è un’iniziativa di piccolo respiro. È un’iniziativa di grande respiro che apre strade, apre economie, apre carriere, apre una serie di elementi di fondamentale importanza. Voglio ringraziare il mio Capo di Gabinetto Claudio Stefanazzi, la Presidenza e in particolare l’assessore al bilancio, che in tempi rapidissimi, con i suoi collaboratori, ci ha consentito oggi di arrivare al voto decisivo”.