Sembra non avere fine la battaglia legale contro l’ordinanza del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che permette alle famiglie di poter scegliere tra didattica a distanza e didattica in presenza anche in zona gialla.

Dopo che il Tar, lo scorso 20 maggio, ha respinto la richiesta di sospensione cautelare, l’associazione “Scuole diffuse in Puglia” ha fatto ricorso al Consiglio di Stato.

“Comunichiamo che questa mattina è stato depositata presso il Consiglio di Stato l’impugnativa contro il provvedimento di rigetto da parte del Tar Puglia dell’istanza di sospensione dell’ordinanza della Regione Puglia n. 121, che identifica la ‘Dad a scelta’ come strumento idoneo a garantire il controllo del rischio di contagio da Covid-19 nelle scuole – si legge nel comunicato -. In Puglia da novembre scorso si sono susseguite ben quindici ordinanze regionali con cadenza mediamente quindicinale che hanno scoraggiato la normale attività didattica in presenza ed incentivato la didattica a distanza persino in zona arancione e gialla”.

“Non è stato dato il giusto peso al disagio minorile dei bambini e dei ragazzi che vivono nelle periferie urbane e sociali dove la scuola resta l’unico presidio per arginare il pericoloso fenomeno della devianza e dell’asservimento ai clan criminali”, aggiunge la Presidente dell’associazione, Terry Marinuzzi.