L’assessore Lopalco si è impegnato con le associazioni di categoria Welfare a Levante, Agci, Legacoop e Fmpi sanità convocando per giovedì 3 giugno alle 15 presso la Regione la struttura tecnica dell’assessorato al fine di riscontrare con soluzioni concrete le istanze delle associazioni.

“Abbiamo insistito sulla assoluta necessità di costituzione di un tavolo di concertazione permanente che possa continuare nel tempo a collaborare con la Regione affinché si trovino soluzioni tempestive per le note criticità del settore. Welfare a Levante – sottolineano – ha accolto con senso etico l’invito dell’assessore Lopalco ed è fiduciosa dell’impegno preso ma preannuncia che in caso di ulteriori ritardi interromperà il dialogo trasferendo l’intero contenuto della vertenza su altri tavoli istituzionali”.

Le associazioni di categoria hanno presentato diverse richieste come l’approvazione dell’atto di indirizzo verso le Asl affinché possano stipulare convenzioni con le rsa e i centri diurni per il servizio infermieristico; la garanzia sulla capienza finanziaria a copertura del fabbisogno di assistenza residenziale e semiresidenziale e della dgr 1006; garanzia sulla copertura finanziaria per il completamento dei nuclei in previsione di accreditamento; l’approvazione tariffa di trasporto in favore dei centri diurni; l’adozione delle nuove tariffe previste dalla dgr 1512/2020 al fine di rendere uguale per tutti il diritto di accesso alle quote lea; la previsione di un ristoro in favore di tutte le strutture socio sanitarie che hanno sostenuto dall’inizio della pandemia costi indipendenti dalle loro gestioni e dal titolo autorizzativo, assicurando la protezione a migliaia di pazienti; il rimborso del costo dei dpi totalmente estraneo alle gestioni ordinarie delle strutture per le quali sono state autorizzate e che la Regione Puglia disponga a sue spese screening antigenici in favore di tutti gli ospiti e di tutti i dipendenti.

“Le strutture di cui la Regione sembra essersi dimenticata sono strutture in cui ci sono le persone, la dignità dei lavoratori che le portano avanti e le famiglie di chi le frequenta – sottolinea Carmelo Rollo, presidente di Legacoop Puglia -. A me dispiace molto che stia accadendo tutto questo. Capisco che la pandemia abbia rinviato una serie di problemi e tra i tanti anche questo, capisco tutto. Però, credo che ad un certo punto sia necessario scrivere la parola fine a delle situazioni che toccano la carne viva delle persone, assumendosi delle responsabilità. Qui il rischio è che i centri diurni che ospitano centinaia di disabili in Puglia da domani non ci siano più, come i due presenti oggi, di Troia e di Sannicandro Garganico rappresentati da Carlo Rubino, presidente del Consorzio Opere Pugliesi di Utilità Sociale che da anni si occupa di presa in carico di soggetti fragili, deboli e disagiati”

“Se è un preciso disegno della Regione Puglia quello di condannarli alla chiusura, noi diciamo no a questo disegno. Diciamo no ad una strategia opaca, che gioca sulle parole e mette ancora una volta la distanza tra il territorio, i bisogni e gli strumenti finanziari per soddisfarli. Diciamo no all’idea di mantenere i livelli essenziali riducendo le risorse. Mi piacerebbe molto che fosse l’assessore alla sanità a prendersi la responsabilità oggi di rispondere su questo tema con i giusti toni da un lato e con gli atti dall’altro. Perché noi adesso – conclude Rollo – abbiamo bisogno soprattutto di atti, chiari e concreti perché il tempo della pazienza e dei sacrifici è finito”.