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Secondo la regola del primo comma dell’articolo 14 del nuovo decreto, riguardo le disposizioni in materia di rilascio e validità delle certificazioni verdi Covid-19, il green pass ha validità di 9 mesi e non più di 6 com’era stato deciso fino ad oggi.

La durata della certificazione verde che concede la libera circolazione e l’accesso in diverse aree e luoghi, ha però una durata differente a seconda del vaccino fatto, come reso noto nel secondo comma.

Il green pass viene infatti rilasciato dopo la prima dose e ha validità a partire dal quindicesimo giorno successivo alla data in cui lo si è somministrato. Dunque, questo lasso di tempo va ad aggiungersi ai 9 mesi di validità di base e, ad esempio, chi assume il vaccino AstraZeneca, dovrà effettuare la seconda dose dopo 84 giorni, ma già da 70 giorni prima di allora potrà usufruire del green pass che, andandosi a sommare ai 9 mesi di base, concedono alla certificazione verde una durata di circa 11 mesi e 10 giorni.

Per quanto riguarda invece Pfizer e Moderna, i due vaccini composti da Rna moderno prevedono il richiamo dopo 42 giorni, quindi il green pass sarà attivo già da quattro settimane prima con validità totale di circa 10 mesi. Il vaccino Johnson&Johnson che è monodose, invece, garantisce i soli 9 mesi di base di validità della certificazione verde.

Ora si attende anche il via libera dell’Europa per il green pass continentale, il quale sarà utile per gli spostamenti fuori Nazione, ma bisognerà verificare se anch’esso sarà rilasciato dopo la prima dose e quale durata avrà. Queste domande troveranno risposta presumibilmente entro un mese.