Entro la fine di maggio, con il prossimo decreto sulle riaperture, è atteso anche il via libera per poter tornare a far visita ai propri cari ricoverati in una Residenza Sanitaria Assistenziale.

“Stiamo lavorando ad un emendamento che verrà inserito nel decreto Aperture che consentirà il ritorno delle visite dei parenti ai propri cari nelle Rsa”, ha dichiarato il sottosegretario alla Sanità, Andrea Costa.

Le visite sono vietate dallo scorso 13 ottobre, quando era stato emanato il dpcm per regolare la seconda ondata.

“Oggi nelle Rsa il 94.4% degli ospiti ha ricevuto la prima dose di vaccino e l’80% ha la seconda dose, compreso il personale – spiega il sottosegretario Sileri -. Con ingressi contingentati, una lista a rotazione e tamponi all’ingresso, non vedo perché non dovrebbero riaprire le visite ai parenti”.

Il miglioramento su nuovi casi e decessi nelle rsa è evidente, infatti nella seconda metà di gennaio sono state registrate 76 morti, mentre nelle ultime due settimane di marzo soltanto 7.

Inoltre, secondo la relazione pubblicata dal sito Epicentro in collaborazione con l’Iss, l’incidenza del virus nelle residenze per anziani a novembre era del 3.2%, mentre ad aprile è sceso fino allo 0.4%.

“Si prevede l’ingresso solo a visitatori o familiari in possesso di Certificazione Verde Covid-19, è quanto deciso dalle Regioni con la linea guida che verrà proposta ora al Governo. In alternativa, per consentire le visite, “può essere validamente utilizzata l’attestazione di una delle condizioni necessarie per il rilascio delle stesse purché non scadute”. Quindi vaccino fatto, guarigione dalla malattia o tampone negativo nelle 48 ore precedenti.