Su 8 città prese come campione, Bari è quella che registra il numero più basso di giorni in presenza per gli alunni delle scuole d’infanzia e della primaria, mentre è penultima prima di Napoli, per quelli di medie e superiori.

È quanto emerge dal report stilato da Save the Children, che si è basato sulla raccolta dati del ministero dell’Istruzione dall’inizio dell’anno scolastico fino al 25 aprile.

L’organizzazione internazionale ha così messo a confronto il numero dei giorni in presenza del capoluogo pugliese con quelli di Milano, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Torino, Palermo e Firenze.

A Bari i più piccoli, di età compresa tra 3 e 6 anni, hanno frequentato in presenza 66 giorni su 144 previsti dal calendario scolastico regionale.

Sulla classifica ha pesato sicuramente la scelta della Regione Puglia di concedere la possibilità di scegliere la didattica a distanza alle famiglie, consentendo agli studenti pugliesi di poter seguire le lezioni da remoto.

La città di Bari e tutta la Puglia, sono risultate ultime per i giorni di frequenza in presenza alle elementari, con 58 giorni di presenza su un totale di 144. Anche gli studenti baresi delle medie sono tra le zone basse della classifica, penultimi con 58 giorni di presenza contro i 49 di Napoli, che ha un calendario scolastico con dieci giorni in meno di lezione.

Sulla classifica delle scuole secondarie superiori di primo e secondo grado hanno avuto il loro peso le limitazioni imposte dai diversi decreti del Presidente del Consiglio, che nel caso delle zone rosse, hanno costretto gli studenti delle medie e delle superiori a stare a casa in Dad per lunghi periodi di tempo.

Quaranta i giorni di presenza nei licei e gli istituti tecnici del barese, confermandosi nelle ultime posizioni anche in questo caso insieme a Napoli e Reggio Calabria rispettivamente con 31 e 45 giorni di presenza.