Vi ricordate di Rosaria e del suo bar di Bitonto acquistato il 31 luglio del 2019, da un amico di famiglia, con i soldi di una vita? La sua storia ve l’avevamo raccontata a novembre scorso e a distanza di quasi due anni la telenovela continua.

“Sono stata truffata non solo dall’ex titolare, ma anche dai due poliziotti che hanno preso le chiavi dell’attività che lo hanno aiutato – racconta Rosaria -. Ti parlano i miei occhi, non andrà più via questa ferita. Sono passati quasi due anni, il bar è mio e aspetto di avere giustizia”.

A giugno ci sarà il primo faccia a faccia tra Rosaria e il suo ex amico davanti al giudice di pace. “Non voglio nessuno conciliazione, voglio solo che è ciò che mio torni a me e chi ha sbagliato debba pagare – spiega -. Non so nemmeno se le attrezzatture che sono all’interno, dopo due anni, funzionano ancora, mentre la merce sicuramente non c’è più, dopo aver speso 7mila euro come certificato dalle fatture”.

“Ho scritto una raccomandata al presidente della Repubblica, inviando tutto il materiale – conclude -. A Roma è arrivato tutto, vorrei che ad intervenire fossero anche il sindaco di Bitonto, Abbaticchio, e il sindaco di Bari, Antonio Decaro”.