Sapete quanto costerebbero alle tasche dei baresi il vandalismo, il menefreghismo o la semplice azione di gettare una cartaccia per terra? Quasi 150 milioni di euro all’anno, 148 milioni e 737.600, per la precisione. È la considerazione fatta, analizzando i dati delle raccolte di rifiuti, frutto dei 6 clean up che Amiu Puglia ha sostenuto durante l’ultimo fine settimana.

Motus Project, Comitato di Quartiere “Palese zona 167”, Legambiente Eudaimonia Bari, RetakeBari, “Vieni con me” e i residenti del I Municipio hanno animato una serie di iniziative dedicate all’ambiente in diverse zone della città: tra Bari e Modugno, in via Minervino, in strada del Baraccone, sul waterfront di San Girolamo, a San Giorgio, nell’area verde di via Suglia 38, impegnando più di 170 persone (174 per la precisione), coprendo circa 4 km lineari complessivi e raccogliendo – con una media complessiva di poco più di due ore per ciascuna manifestazione – 4 tonnellate di rifiuti.

Nello specifico, Motus Project (strada Ceglie – Modugno) ha raccolto 1300 kg di piccoli rifiuti, impegnando una quindicina di persone, il Comitato di Quartiere “Palese zona 167″(via Minervino) ha impegnato una decina di volontari, raccogliendo 310 kg, Legambiente Eudaimonia Bari (strada del Baraccone) 39 per 360 kg, Retake Bari (waterfront) 60 volontari per 410 kg, “Vieni con me” (San Giorgio) 20 partecipanti per 900 kg e al I Municipio, per una trentina di partecipanti, in via Suglia sono stati raccolti 560 kg di rifiuti.

Quattro tonnellate di rifiuti: poco, se si considera che, in media, sul territorio della città di Bari ogni giorno vengono raccolte circa 300 tonnellate mentre sono 250 i km lineari spazzati quotidianamente. Tantissimo – invece -se si considera il lavoro certosino fatto da ciascun volontario.

Infatti, ciascuno di quei 174 amici dell’ambiente ha ripulito, in un’ora, una media di 11,5 metri lineari a fronte dei circa 400 all’ora di ciascun addetto allo spazzamento di Amiu Puglia spa, con un rapporto di 1 a 35 metri e, considerando che il costo di ciascuna ora di spazzamento è di 17 euro, moltiplicando 17 per 35 si hanno 600 euro. Dunque, una sola ora di lavoro così attento, capillare e metodico costerebbe ad Amiu Puglia spa – e quindi alle casse del Comune e perciò alle tasche dei baresi – 600 euro. 600 euro all’ora per togliere minuziosamente i tappeti di mozziconi abbandonati sulle spiagge. 600 euro che, moltiplicati per 132 addetti, che lavorano per sei ore al giorno per 313 giorni all’anno fa, appunto 148737600 euro, a fronte di un costo attuale, per lo spazzamento, di 7 milioni.

“E tutto questo perché? – si chiede il presidente di Amiu Puglia spa, Sabino Persichella – perché c’è chi, invece di utilizzare i cestini, i cestoni, i cassonetti, abbandona un piccolo rifiuto dove capita; perché c’è chi, invece di portare con sé un portacenere portatile, butta il mozzicone per terra; perché c’è chi, invece di raccogliere la gomma da masticare in un fazzolettino e aspettare di trovare un cestino o di tornare a casa per buttarla, la sputa, senza alcun rispetto”.

Sul solo waterfront, i volontari di Retake hanno trovato migliaia di mozziconi, a San Giorgio, “Vieni con me” ha raccolto 200 bottiglie abbandonate. Una vergogna, che ricade sul lavoro degli operatori Amiu Puglia spa, sull’impegno dei volontari e, soprattutto, sulle tasche dei cittadini.

“Amiu Puglia spa – conclude Persichella – rinnova il proprio ringraziamento alle associazioni, ai comitati di quartiere, ai volontari, a tutti coloro i quali amano Bari, non mollano e credono, come noi, che un’altra città sia possibile. Basta solo volerlo”.