“L’utilizzo della parola è molto importante. La guerra è simmetrica, tra due poteri più o meno uguali. C’è un abuso di potere nella mia terra, per capire ho dovuto togliere qualsiasi identità, tra etnia, nazionalità e religione, da me ereditate dalla nascita, e ho iniziato a ragionare da essere umano”.

Parlare del conflitto tra Israele e palestinesi per Balzam, studente di medicina a Bari, non è facile. “Si parla di bene contro il male, io vorrei raccontare quello che succede lì – spiega -. Nella mia voce da essere umano, trovo un campo di mine anti-uomo, bisogna prima disattivarle per far raggiungere questa voce”.

“Ho vissuto quei momenti tragici, ho visto i missili sorvolare la mia casa, ma per fortuna non sono mai stato coinvolto in un’esplosione – conclude -. Chiedo a tutti di cercare l’essere umano dentro di loro, solo lì tutti possiamo essere uguali, arabi, italiani, americani e cinesi. Continuate a cercare sorrisi, sguardi, parole condivise”.qi balzam e il dolore dei palestinesi