Al momento si tratta solo di centinaia di segnalazioni su cui però il Nirs, il nucleo ispettivo sanitario della regione Puglia, ha deciso di avviare delle verifiche. Si tratta del vaccino somministrato nelle giornate di Pasqua e Pasquetta a caregiver e familiari di under 16 con disabilità grave.

Secondo le segnalazioni arrivate agli ispettori della Regione riguarderebbe parenti che hanno ricevuto la prima dose e che in realtà non hanno contatto diretto con le persone affette da disabilità, approfittandone del loro stato per ricevere il vaccino.

“Sono tantissime le segnalazioni giunte sotto ogni forma, attraverso mail, lettere o addirittura whatsapp – spiega l’avvocato Antonio La Scala, coordinatore del Nucleo ispettivo sanitario regionale – ma saranno comunque verificate una ad una»”

Le verifiche partiranno per prima cosa dalla documentazione esibita dal caregiver all’atto del vaccino e si proseguirà con l’incrocio dei dati tra gli altri parenti della persona malata. Va comunque sottolineato che la Regione Puglia aveva dato la possibilità della somministrazione dei vaccini nei giorni di Pasqua e Pasquetta anche ai caregiver e ai familiari conviventi maggiori di 16 anni in condizioni di disabilità grave.

In questo modo la possibilità di una dose del vaccino anti Covid era stata estesa anche ai parenti che assistono i disabili che hanno più di 16 anni. Fino alle persone anziane. Di qui la corsa ad una fiala nei due giorni di festa e le file interminabili davanti agli hub vaccinali.