foto di repertorio

La categoria made in Puglia dei furbetti del vaccino si allarga sempre di più. Ora gli occhi dei Nirs, il nucleo ispettivo sanitario della Regione, sono rivolti anche alle dosi somministrate nelle giornate di Pasqua e Pasquetta a caregiver e familiari di under 16 con disabilità grave.

Sono diverse le segnalazioni e denunce sui vaccini inoculati a parenti che in realtà non hanno un contatto diretto con le persone affette da disabilità e che hanno approfittato del loro stato per ricevere la dose, a discapito di tanti cittadini e precedendo anche casi più gravi.

“Da pastrocchi a porcate il passo è breve – denuncia una donna fragile del Barese -. Nipoti di 20 anni di ultranovantenni che vivono in appartamenti diversi dello stesso condominio e non sono caregiver o conviventi, mentre mia madre di 78 anni, convivente e vero caregiver di mio fratello, farà il 14 la sua prima dose in hub”.

“Mio fratello è invalido al 100% e sono riuscita a farlo vaccinare solo oggi dal medico curante quando ho saputo delle porcate in giro – conclude -. E poi c’è mia figlia, convivente con la sottoscritta, fragile per immunodepressione ed autoimmunità, dovrà aspettare il suo turno per fascia di età. Ed i furbetti fanno quello che vogliono e qualcuno glielo consente, mentre altri cercano di rispettare le regole”.