“Ormai è una musica che si ripete ogni anno, con le solite note stonate, e rispetto alla quale non si trova una soluzione concreta e definitiva. Questo è il periodo in cui si valutano le domande di pensione del personale scolastico e si dà inizio ad un rimpallo di competenze tra Inps, scuole e uffici periferici”.

La denuncia è di Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia. “Si va alla ricerca delle vittime sacrificali, tra il personale amministrativo delle segreterie scolastiche e quello che opera presso gli uffici periferici e, così, si dà inizio alla solita sinfonia, con un rimpallo di competenze tra Inps e Scuole, e tra Scuole e uffici periferici – continua -. La situazione è diventata insostenibile perché si vuole, ad ogni costo, far diventare le scuole o i provveditorati, uffici periferici dell’INPS”.

“Si continua con il solito scarica barile da altre amministrazioni verso le scuole. Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire, lo ripetiamo ancora una volta. Le scuole sono obbligate soltanto all’utilizzo di software rilasciati dal Ministero dell’Istruzione o acquistati direttamente e, per i quali, il personale ha il diritto, ma non il dovere, di essere formato – spiega -. Si riapra il tavolo regionale da dove si era interrotto e si riprenda il dialogo fra tutti gli attori coinvolti, nessuno escluso, per porre fine a invasioni di campo tra amministrazioni senza alcuna dipendenza gerarchica”.

“È da tempo che manifestiamo la nostra posizione di netta contrarietà rispetto alla imposizione di un sistema informatico, di esclusiva competenza dell’Inps, e abbiamo più volte sollecitato il dialogo tra software di amministrazioni diverse, ma sembrerebbe che questa operazione sia più difficoltosa dello sbarco sulla luna e, come al solito, a pagarne le spese sono i lavoratori della scuola, già oberati di carichi di lavoro e di carenza di organico senza precedenti – conclude -. Abbiamo già chiesto e ottenuto, precisa il segretario della UIL Scuola, un incontro con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Bari, ma non basta, è necessaria una cabina di regia regionale attraverso la quale si trovi una soluzione definitiva, soluzione che non può e non deve vedere gli uffici di segreteria in prima linea.
La strada da percorrere è molto semplice e la sosteniamo da tempo. È giunta l’ora che i sistemi informatici del Tesoro, dell’Inps e dell’Istruzione, comincino a dialogare tra loro”.