“Sono una persona diversa, a molta della gente finita nel mio tranello ho restituito i soldi che avevo chiesto e adesso sono più sereno”. Ruggiero, il finto avvocato penalista che con uno stratagemma sottraeva piccola somme di denaro ad ignare persone, ha cambiato vita.

Dopo tre anni lo incontriamo nel suo paese. È cambiato, quasi non lo si riconosce. Ha preso qualche chilo, non ha più i baffi. “Chiedo scusa a chiunque abbia truffato – spiega pentito – non so cosa mi sia scattato nella testa, ma dopo tre anni e un percorso durissimo di recupero sono riuscito riprendere in mano la mia vita”.

I tempi della richiesta delle 20 o 50 euro sembrano lontanissimi ormai. “Ho accettato l’intervista perché voglio dire che tutti dovrebbero avere una seconda possibilità – spiega Ruggiero -. Si può sbagliare, ma se il pentimento è sincero si possono recuperare anche gli affetti persi per strada. Dico grazie alla mia famiglia e ai ragazzi dico: non fate cazzate, gli errori non si pagano al momento, ma poi la vita ti presenta il conto, spesso salatissimo. Io l’ho pagato e adesso voglio guardare avanti con fiducia”.