L’associazione La Formica si unisce al movimento di protesta di tutti i commercianti e possessori di partita iva d’Italia con lo slogan “Io Apro”, in programma mercoledì 7 aprile, “contestando in toto le indicazioni dell’ultimo dpcm, tra cui l’imposizione di chiudere alcuni settori del commercio che, diversamente da quanto accade altrove, non creano alcun assembramento”.

“A causa della vostra incompetenza i nostri fatturati sono stati azzerati con conseguenza l’enorme fatica ad andare avanti unita alla spiacevole sensazione di far parte delle categorie costrette a pagare il conto per tutti, con l’unico scopo di impoverire sempre di più il nostro Paese – spiega il presidente Mimmo Tarantini -. È stata questa mala gestione regionale e nazionale, con le lettere e le raccomandazioni di tagliare la sanità, precarizzare il lavoro, privatizzare, riformare le pensioni, ridurre il ruolo del pubblico, che ci ha reso più fragili a fronte della pandemia e a una nuova crisi sociale ed economica”.

“La gestione sulle vaccinazioni in Puglia sembra uscita dal teatro dell’assurdo, con la differenza che si gioca con la vita delle persone. A Bari ancora oggi non tutti i medici sono stati vaccinati – continua -. È arrivato il momento che Asl e Regione diano informazioni chiare e veritiere circa l’andamento della campagna vaccinale. Sappiamo che l’annunciata data del 29 marzo, come partenza della campagna di vaccinazione a domicilio, non è stata rispettata perché a oggi manca la definizione delle modalità e del canale di approvvigionamento delle dosi di vaccino per i medici di famiglia. Dannoso quindi fare annunci a mezzo stampa che vengono puntualmente disattesi, creando in piena zona rossa fila di pazienti dietro la porta dei medici di famiglia che vogliono essere vaccinati”.

“Un altro dato sleale e di natura deleteria è stato quello di far vaccinare minorenni che non ne avevano diritto. Con loro anche alcune decine di persone che hanno approfittato della dicitura volontari, quali quelli del servizio 118, quelli che portano le bombole a casa dei pazienti con il Covid, e quelli che lavorano nel servizio di emergenza-urgenza. Risultato? Questi sleali che si sono vaccinati senza averne diritto hanno tolto il vaccino a persone che ne avevano bisogno e che poi, in molti casi, sono morte. L’omertosa realtà ha portato la Puglia ad essere l’ultima regione nella somministrazione dei vaccini, mostrando assoluta incompetenza del nostro governatore Emiliano e dell’assessore alla Sanità Lopalco, che hanno creato un’anarchia assoluta”.

“Chiediamo a questo governo che ha saputo solo dare ordini senza mostrare il ben minimo interesse nei nostri confronti, privandoci di ristori e aiuti concreti, di ridarci la nostra dignità – conclude -. La nostra protesta non finisce qui. Il giorno 7, con o senza risposte, le nostre attività saranno aperte”.