“La mancanza di una Politica sanitaria a medio termine sta minando le basi sulle quali è preposta un’erogatrice di salute quale è deputata l’ASL/BA”. Lo scrive l’Usppi, il sindacato più rappresentativo nella stessa Asl, in una nota indirizzata al Prefetto di Bari, alla Corte dei Conti, al Presidente della Regione Puglia Emiliano, all’Assessore Regionale alla Salute Lopalco.

“Occorre segnalare il degrado di idee, di programmazione, di assistenza, di funzionalità, di una politica sanitaria a dir poco carente, di procedure poco trasparenti messe in atto dalla Direzione Sanitaria – sottolinea il sindacato – trascurando un modello più funzionale e rispondente ai bisogni, alle risorse umane, all’assistenza a garanzia per le fasce più deboli e alla omogeneizzazione delle prestazioni da erogare sull’intero territorio”.

“La deludente e approssimativa gestione sanitaria della Asl/Ba da parte di un Direttore Sanitario, ha raggiunto livelli non più accettabili, con situazioni paradossali che ledono i diritti dell’utenza, aumentano le spese di gestione e rispondono solo ed esclusivamente a logiche clientelari – continua il sindacato -. Gravissima gestione clientelare della macchina Asl/Ba, in piena pandemia si elargiscono “promozioni di primariato” di dubbia legittimità. Ci si riferisce agli incarichi ex art. 22, conferiti anche per reparti e/o P.O. che subito dopo vengono “chiusi” per la richiamata emergenza. Nomine illegittime alle Direzione del P.O. di Altamura e Grumo”.

“L’attuale Direttore Sanitario – aggiunge – ricopre impropriamente l’incarico di Direttore “a interim” di diversi Dipartimenti Ospedalieri i cui incarichi sono scaduti da anni, per i quali si omette per oscure ragioni “clientelari” di attuare le procedure con bandi pubblici e trasparenti oppure di conferire tali incarichi nei confronti di soggetti aventi titolo poiché titolari da anni di UOC afferenti alle specializzazioni inerenti ai dipartimenti di che trattasi, laddove, invece, il medesimo Direttore Sanitario, come innanzi evidenziato, conferisce incarichi ex art.22 con procedure dubbie e discrezionali, come risulta dall’albo pretorio di codesta Amministrazione”.

“L’Usppi – continua – ritiene di dubbia illegittimità il conferimento di incarichi concessi in questo periodo di emergenza sanitaria nonché uno spreco di risorse pubbliche in merito a tali conferimenti di incarichi per reparti che vengono poi “chiusi” per la menzionata emergenza sanitaria.

“L’Usppi – aggiunge – rimane sconcertata per l’intempestività di tali assegnazioni, o di contro per la strana “tempestività” nell’assegnazione di siffatti incarichi invece di collaborare e concertarsi con le OO.SS. per individuare soluzioni per l’organizzazione delle risorse umane, in termini di sicurezza degli operatori sanitari sul posto di lavoro, nonché per assicurare posti letto per fronteggiare la mole di pazienti che stanno confluendo nei Presidi Ospedalieri afferenti a codesta Azienda Sanitaria. Risultato finale lo si legge quotidianamente sui giornali locali, dove ogni giorno vengono evidenziati episodi di mala sanità ed ribellioni dell’utenza, vedi file di Ambulanze all’Ospedale San Paolo, al Di Venere, altri Presidi Ospedalieri allo stremo come Monopoli, Altamura e Putignano”.

“L’Usppi Puglia chiede al Presidente Emiliano, la rimozione per incapacità gestionale del Direttore Sanitario, già pensionato dal 25 agosto scorso, onde evitare l’acuirsi di gravi tensioni sociali e lavorative. Proclama lo stato di agitazione di tutto il personale – conclude -, secondo le normative vigenti e chiede di vigilare su eventuali danni erariali”.