Tra i 100 nomi al vaglio della Procura ci sono anche finti operai e proprietari di aziende che avevano contatti, anche alla lontana, con le strutture ospedaliere. Secondo l’accusa avrebbero ricevuto il vaccino prima del 22 gennaio, data in cui risale la prima circolare regionale che ha dato la possibilità della somministrazione a varie categorie, quando invece la campagna vaccinale era stata aperta solo agli operatori sanitari.

Al momento gli inquirenti stanno verificando i documenti acquisiti per capire se la circolare della regione possa essere considerata un atto politico o se possa essere una violazione delle indicazioni governative.

Il reato che si ipotizza è che queste persone abbiano dichiarato il falso dicendo di far parte di una categoria prioritaria per via della quale i medici che si occupavano delle vaccinazioni non avevano l’obbligo di effettuare verifiche sulle liste dell’Asl. Dall’altro canto c’è anche la possibilità che ai medici venga contestato il reato di peculato se si scoprisse che gli stessi abbiano favorito amici, parenti o persone indicate da qualche personaggio influente.

Tra i 100 nomi, oltre a sindaci, amministratori locali, finti operai e proprietari di azienda, spunta anche il nome di un consigliere regionale, la cui posizione è da verificare. Inoltre i Nirs stanno verificando la questione della circolare che avrebbe aperto le vaccinazione anche a familiari e caregiver degli over16.