Questa mattina in Puglia sono tornati in classe il 49% degli alunni. Il dato emerge da un primo bilancio fatto da Uil Scuola, nella figura del segretario Gianni Verga, a poche ore dall’apertura delle scuole dell’infanzia, primarie e le prime classe della scuola media.

I genitori, come da ordinanza regionale, potevano scegliere se mandare i figli a scuola o se avvalersi della didattica digitale integrata. Il campione preso in considerazione si riferisce a circa 40 scuole sparse su tutto il territorio pugliese.

Il tasso medio di frequenza nelle scuole dell’infanzia è del 48%, nelle primarie del 60% e per la prima media del 40%. Ci sono scuole, a Bari città per esempio, dove gli alunni che sono tornati a frequentare in presenza da oggi raggiungono l’80% mentre altre, soprattutto in provincia, dove intere classi hanno scelto la didattica a distanza.

“Ancora una volta il Presidente della Regione Puglia – hanno scritto i sindacati – ha scelto la via più breve, quella che accontenta tutte le famiglie, a prescindere dal loro orientamento favorevole o contrario alla didattica in presenza e nascondendo le inefficienze di un sistema sanitario visto che la Puglia è tra le ultime regioni per numero di somministrazioni di vaccini, tra le prime regioni per tasso di contagiosità e, nel frattempo, non sono stati ancora attivati i presidi sanitari presso le scuole già deliberati il 2 febbraio scorso, si delega la salute degli studenti ai loro genitori consultandoli direttamente sulle piattaforme social e si contrappone il diritto alla salute al diritto all’istruzione. A questo punto ognuno deve fare la propria parte a cominciare dal governo, cui spetta la responsabilità di intervenire affinché l’ordinanza regionale venga riportata nella cornice normativa predisposta dallo stesso decreto legge n. 44/2021 e di dare indicazioni chiare per realizzare un sistema di monitoraggio e tracciamento nazionale. Dal canto suo il sindacato vigilerà per garantire, con ogni mezzo a disposizione, il rispetto delle norme e il lavoro di tutto il personale scolastico”.