“Il simbolo del 25 aprile è forte ed il parallelismo con la liberazione da un nemico terribile come la pandemia è fin troppo banale. Ma una considerazione su cosa significhi liberarci dalla pandemia credo sia doveroso, perché ho come l’impressione se ne stia discutendo poco.”

L’Assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, ha pubblicato un post su Facebook per la commemorazione della Festa della Liberazione, che si celebra in Italia oggi, 25 aprile.

Parlando appunto di “liberazione”, Lopalco ha tracciato un parallelismo tra passato, presente e futuro, con la speranza presto di liberarci dal nemico comune chiamato coronavirus e dalle mascherine.

“Quando potremo dire che la pandemia è finita? Quando i contagi saranno 0? Quando nessuno morirà per SARS-CoV-2 (o CON SARS-CoV-2)? Quando le terapie intensive saranno vuote? Queste domande non sono affatto banali, perché dalla definizione di questi obiettivi scaturirà la strategia di mitigazione e contenimento dell’ultima fase pandemica scrive l’epidemiologo -. La liberazione dalle mascherine, grazie alla vaccinazione, credo sia vicina: sia CDC che ECDC hanno stabilito che un incontro al chiuso fra persone vaccinate o anche in presenza di una persona non vaccinata che non abbia condizioni di rischio particolari può avvenire senza mascherine”.

Una buona notizia che fa quindi sperare e prospetta un graduale ritorno alla normalità, senza il vincolo della mascherine e del distanziamento. Lopalco continua a spiegare che lo scopo di una campagna vaccinale non è quello di debellare il virus, l’obiettivo resta quello di tenere sotto controllo l’epidemia, vaccinare il più possibile affinché questo virus possa diventare endemico e non più pandemico.

“La prossima estate sarà per l’Europa (e tutto l’emisfero settentrionale) un test importante. Se riusciremo a mettere in sicurezza la popolazione fragile, la circolazione residua del virus non solo sarà accettabile, ma potrebbe persino essere benefica a sostenere una serie di booster (richiami) naturali fra i vaccinati, aiutando l’instaurarsi dell’immunità di popolazione”, aggiunge l’assessore.

Secondo Lopalco i primi risultati del vaccino fanno ben sperare. Infatti, nelle RSA questi hanno impedito l’insorgere di forme acute della malattia, causando una diminuzione dei numero dei decessi.

“Espandendo il concetto alla popolazione generale, capiamo come il virus possa continuare a circolare in maniera endemica senza fare danni; a patto che la popolazione sia almeno parzialmente immunizzata. Possiamo dunque pensare ad un’estate senza mascherine? Mi auguro di si. Sarebbe un nuovo 25 Aprile”, conclude Lopalco.