La Puglia è tornata da poco in zona arancione e i numeri più bassi che si registrano per quanto riguarda i contagi lasciano sperare in un passaggio imminente in zona gialla.

In realtà, se si considerano solo i risultati dei tamponi molecolari, la nostra regione è tra le 11 in cui i casi non diminuiscono da due settimane e al secondo posto per gli accessi giornalieri in terapia intensiva: in media sono 4,5. A farlo notare è Giovanni Sebastiani, matematico all’Istituto per le applicazioni del calcolo “Mauro Picone” del Cnr. La situazione, però, cambia da provincia a provincia.

Si passa dalla provincia di Lecce in cui i casi per 100mila abitanti sono 140, al di sotto della media nazionale, alla provincia di Bari in cui sono 255 e poi a quelle di Brindisi, Foggia e Taranto, rispettivamente con 230, 215 e 250 casi. Nelle ultime settimane le positività sono aumentate a 250 anche nella Bat.

E la curva continuerà ad aumentare. “La zona gialla viene interpretata come un libera tutti e con le riaperture decise dal governo si tornerà indietro. È facile prevedere che accadrà quello che è successo in Sardegna” ha avvertito il matematico. Le riaperture sono fondamentali, ma servirà grande responsabilità da parte di tutti per evitare di tornare al punto di partenza.