La nostra regione da ieri, lunedì 26 aprile, è tornata ad essere arancione dopo un mese e mezzo di zona rossa. Ma i pugliesi non si accontentano e puntano a raggiungere la fascia gialla, già a partire dalla prossima settimana.

E i numeri promettono bene, come testimoniato anche dal bollettino odierno, nonostante purtroppo i 36 morti registrati. L’indice Rt è infatti sceso fino a 0.84, l’incidenza dei casi è sotto la soglia dei 250 contagi ogni 100mila abitanti e la Puglia, classificata a rischio “moderato”, è anche tra le prime regioni in Italia per vaccini somministrati.

La curva epidemiologica sembra aver arrestato la sua parabola crescente, questi giorni si preannunciano decisivi in vista del prossimo monitoraggio. A preoccupare però è la tenuta del sistema ospedaliero.

Anche ieri la Puglia è stata la prima in Italia per nuovi ingressi in Rianimazione.  La percentuale di posti letto in terapia intensiva, occupati da pazienti covid, ora è al 40%, secondo l’ultimo report dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, aggiornato al 26 aprile.

Il dato resto alto, la soglia critica fissata dal Ministero della Salute è superata di 10 punti. Nell’area non critica la Puglia al momento è al 46% dell’occupazione. Per area non critica si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia. La soglia critica fissata in questo caso è del 40%.