Nell’Italia bicolore arancione-rosso, c’è chi guarda al 20 aprile con un misto di scoramento e speranza, sono i titolari di bar, parrucchieri, centri estetici, ma anche e forse soprattutto ristoranti, cinema e teatri. A partire da quella data, infatti, se i parametri quali indice Rt, sotto l’1, occupazione dei posti letto sotto la soglia critica tra medicina generale, pneumologia e terapie intensive, vaccinazione degli under 70 a buon punto, allora il Governo potrebbe far scattare la deroga al decreto che entrerà in vigore domani, quello per cui l’Italia resterà esclusivamente rossa o arancione fino al 30 aprile, e dare il via libera alle prime timide riaperture.

Le Regioni premono, la crisi economica e sociale si fa sentire, il timore niente affatto velato è che la situazione possa sfuggire di mano, giusto qualche giorno fa si sono vissuti lunghi momenti di tensione con il blocco della ss16 in Puglia,  con la Digos che ha avviato gli accertamenti necessari, allentare le restrizioni servirebbe a ridare ossigeno alle casse vuote degli esercenti e placare gli animi esasperati.

Tutti guardano al 20 aprile, dunque, la partita è anche politica, con Matteo Salvini pungolo del Governo, mentre dall’opposizione Giorgia Meloni parla apertamente di continuità tra l’esecutivo Conte e quello guidato da Mario Draghi. Se in numeri lo permetteranno, fonti governative parlano di deroghe al decreto in vigore da domani, possibilità già prevista dallo stesso decreto legge. Per ora i numeri dei contagi sono altalenanti da una Regione all’altra, con la Puglia tra quelle messe peggio.

Alla base c’è la possibilità di far riaprire in quelle Regioni che, dati alla mano, si troverebbero in zona gialla. Bar e ristoranti potrebbero alzare la saracinesca a pranzo, con la chiusura però anticipata alle 16, e non alle 18 come prevede la norma, per scongiurar gli assembramenti per l’aperitivo. Per Cinema e teatri potrebbero scattare le norme che sarebbero dovute entrare in vigore il 27 marzo, come ‘è andata finire purtroppo lo sappiamo tutti. Sta volta si spera in un finale diverso.