Il vaccino AstraZeneca, che presto cambierà nome in Vaxzevria, non trova pace. L’Italia ha deciso di raccomandare l’uso solo a chi ha più di 60 anni, escluse le persone che hanno già ricevuto la prima dose e dovranno sottoporsi alla seconda somministrazione, ma la diffidenza e la paura nei confronti di questo vaccino resta elevata.

A pagarne le conseguenze rischia di essere tutta la campagna vaccinale in Italia. Anche in Puglia, dove l’AstraZeneca continua ad essere non considerato un vaccino di serie A, a differenza di Pfizer, Moderna e di Johnson & Johnson.

“Da noi circa una dose su due di AstraZeneca viene rifiutata. Con questo modo confuso di comunicare dell’Ema, andrà sempre peggio”, ha dichiarato il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano.

“Abbiamo avuto ambulatori in cui si sono registrate punte del 40% di rifiuti nella domenica di Pasqua – ha aggiunto l’assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco -. La gente deve capire che in una situazione del genere, con una scarsa disponibilità, non si può fare la scelta del vaccino come se fossimo al supermercato. È molto più importante essere protetti subito e superare la diffidenza nei confronti di qualsiasi vaccino”.