“È normale chiedere aperture, anche perché la migliore forma di sostegno all’economia sono le aperture, ne sono consapevole. Naturalmente condanno la violenza, ma allo stesso tempo capisco la disperazione di chi protesta. Quanto più celermente si procede con le vaccinazioni, tanto più si procederà con le riaperture. Non ho una data perché dipenderà dai dati di diversi parametri. Uno è quello dei contagi, ma anche quello delle vaccinazioni sarà fondamentale. Una delle priorità è la riapertura delle scuole, vogliamo dare ai ragazzi almeno un mese pieno di attività scolastica, consentire loro di finire l’anno insieme”.

A dichiararlo in conferenza stampa è il premier Mario Draghi, a margine dell’incontro che si è tenuto con gli enti locali sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.

“Con che coscienza ci sono persone che saltano la lista d’attesa cercando di farsi vaccinare prima, pur sapendo che in questo modo si lascia esposto a rischi chi ha più di 65 anni o qualche fragilità e, di conseguenza, un rischio concreto di morte? – l’intervento del premier sulla campagna vaccinale del Paese -. La disponibilità dei vaccini comunque non è calata, anzi sta risalendo e non ho dubbi sul fatto che gli obiettivi vengano raggiunti. Riusciremo a vaccinare entro aprile tutti gli over 80”.

“L’Astazeneca può coprire la popolazione fragili, le scelte fatte fanno riferimento a eventi trombotici in sede inusuali ma straordinariamente rari: 86 casi su almeno 25 milioni di vaccinati – conclude -. La raccomandazione resta quella di usare Astrazaneca per chi ha più di 60 anni”.