Essere volgari non porta a nulla, ma ciò che è stato deciso dal Governo ti fa venire voglia di dire qualche parolaccia, ma talmente brutta, da dover chiamare un avvocato all’istante per tutte le querele che potrebbero arrivare. Tutti, dai più piccoli ai più grandi, sui social stanno esprimendo con parole molto più dure il disagio di questi ultimi tempi.

Abbiamo fatto sacrifici oltre la sopportazione. Siamo stati chiusi in casa per due mesi. Nell’estate 2020 pensavamo che le cose fossero cambiate, vedendo i bollettini regionali che indicavano zero morti e contagi. E invece no. Dopo il “venite tutti in Puglia” si è scatenato l’inferno.

Per colpa dei contagi, dei ricoveri e dell’irresponsabilità sia degli amministratori che di alcuni cittadini, adesso siamo costretti ad avere il coprifuoco alle ore 22 fino al 31 luglio. Una cosa non solo impensabile, ma che ci farà andare al manicomio.

Pensare che in Puglia, come nel resto delle regioni del sud, in estate si esce tardi perché fa troppo caldo di giorno. Fare una passeggiata vicino al mare non è solo un modo per assembrarsi con gli amici, ma soprattutto è utile per uscire dalla routine quotidiana e per la sanità mentale, oltre che fisica. C’è chi, appena saputo del coprifuoco, a Draghi ha fatto sapere tramite i social che noi al sud in estate “alle 22 stiamo ancora togliendo l’ombrellone”.

Ormai le giornate sono tutte uguali. Casa – lavoro – casa. Sempre se si ha la fortuna di avere un lavoro. C’è gente che a causa della pandemia è in cassa integrazione e chi, invece, operando nel settore del turismo o della ristorazione, sta a casa in attesa di sapere quando potrà riaprire.

Un ristoratore, non appena saputo del coprifuoco fino alle 22 e delle riaperture solo all’aperto fino a fine maggio, ha scatenato la sua ira sui social con un lungo post. “Dal 26 maggio non prendo ristori se riapro. Assumo personale e riattivo tutta la struttura, se piove o c’è vento forte, fai alzare i clienti e oltre a tutte le spese, hai il mancato incasso con l’umiliazione di chiedere anche scusa se piove o le condizioni climatiche sono assurde”.

Cose assurde che di certo fanno perdere la voglia di rimettersi in gioco, di lavorare e di fare ciò per cui uno ha speso tanti anni della propria vita.

“Tutto questo sempre se si rimane gialli, altrimenti in arancione, tutto questo si resetta richiudendo. E se ad Agosto rimangono queste le condizioni? E se si ritorna Arancioni? Dovrei pagare tutte le spese, assumere personale, non prendere più aiuti, avere un mancato guadagno se piove o succede qualsiasi cosa? E non ho calcolato la mortificazione, di avvicinarmi al tavolo, chiedere scusa per la pioggia, invitare i clienti a tornare a trovarci, non facendoli pagare. Cosi dovremmo riaprire?” si chiede il ristoratore.

Per non parlare delle coppie che hanno deciso di sfidare ogni previsione sposandosi nell’estate 2021. A loro chi lo dice che non possono festeggiare la sera perché c’è il coprifuoco? Un evento così importante, il sogno di ogni coppia che svanisce a causa delle tante restrizioni.

Ebbene sì, qui la gente sta davvero impazzendo perché è tutto in bilico tra le decisioni del Governo e l’aumento dei contagi. Nessuno dice che ci debba essere un liberi tutti. La salute, è meglio sottolinearlo, viene prima di tutto, ma fino ad ora le chiusure non hanno diminuito i contagi e non hanno liberato dal lavoro i migliaia di sanitari ormai allo stremo delle forze. Solo con la vaccinazione si potrebbe tornare a un assaggio di libertà, ma se questo non avviene diventeremo dei veri e propri zombi.