Acque agitate all’ospedale Perinei di Altamura, tra i sindacati è scontro sulla gestione del personale impiegato tra i reparti covid e no covid. Sul piede di guerra c’è l’Usppi Unione Sindacati Professionisti Pubblico Privato Impiego. In una nota inviata il 2 aprile al direttore generale della Asl Bari e alla direzione dello stesso Perinei, “l’Usppi ha chiesto con forza alla direzione sanitaria del presidio ospedaliero di Altamura di far ruotare tutto il personale da sei mesi bardato nel covid” si legge.

Sì, perché, contrariamente alle aspettative, il sindacato sottolinea una certa anomalia di turnazione tanto da aver chiesto di “ricollocare infermieri neo assunti, per covid, stranamente imboscati in varie unità operative no covid in reparti covid. Tutto ciò – aggiunge la segreteria del sindacato – ha creato l’irritazione di alcune sigle sindacali irresponsabili, abbiamo nomi e cognomi di persone imboscate”.

Apriti cielo: “Alcune sigle sindacali stanno perdendo terreno e iscritti – evidenzia l’Usppi – perché oramai non esprimono le loro rivendicazioni e diritti, ma al contrario tendono ad affermare le loro posizioni e potere derivante anche da posizioni politiche. Questa Confederazione Sindacale, è bene ricordarlo, ha i numeri all’interno di codesta Asl per esprimere un peso specifico tale da stipulare accordi extra CCNL orientato alla tutela di tutti i lavoratori”.

“Tutto ciò provoca fastidi a qualche organizzazione sindacale che tutela singole posizioni di potere, che hanno la possibilità di revocare a discrezione disposizioni di servizio prese da Direttori di Presidio “delegittimati” da un dirigente infermieristico”. Da qui la richiesta di un incontro urgentissimo coi vertici della sanità locale e Pugliese. “I lavoratori onesti diano un segnale a questi pseudo-sindacati punendo con una disdetta in massa da quei sindacati che tutelano solamente i loro interessi”.