L’estate si avvicina e in tempi di pandemia in molti attendevano la proroga del bonus vacanze. Chiunque non abbia usufruito dell’incentivo varato nel maggio 2020 dal decreto Rilancio potrà usufruirne e utilizzarlo fino al 31 dicembre 2021, come da proroga del decreto Ristori.

Il contributo fino a 500 euro da utilizzare per soggiorni in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed & breakfast in Italia, potrà essere richiesto dai nuclei familiari con Isee fino a 40mila euro. Per il calcolo dell’Isee è necessaria la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare e ha validità dal momento della presentazione e fino al 31 dicembre successivo.

L’importo del bonus, come nel 2020, sarà modulato secondo la numerosità del nucleo familiare: 500 euro per nucleo composto da tre o più persone, 300 euro da due persone, 150 euro da una persona.

Per ottenere il bonus è necessario che un componente del nucleo familiare sia in possesso di un’identità digitale Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o Cie (Carta d’Identita Elettonica). Il contributo si chiede tramite l’app Io, l’applicazione dei servizi pubblici che si può scaricare qui.

Il bonus sarà identificato da un codice univoco, a cui sarà associato anche un Qr code: non dovrà essere stampato ma si potrà tenere a disposizione sullo smartphone. Basterà poi comunicarlo all’albergatore, insieme al codice fiscale, quando si dovrà pagare il soggiorno alla struttura dove si trascorrono le vacanze.

In molti l’anno scorso si sono chiesti chi potesse usare il bonus. Il contributo può essere utilizzato a un solo componente del nucleo familiare, anche diverso dalla persona che lo ha richiesto, deve essere speso in un’unica soluzione, presso un’unica struttura turistica ricettiva in Italia. È fruibile nella misura dell’80%, sotto forma di sconto immediato, per il pagamento dei servizi prestati dall’albergatore e il restante 20% potrà essere scaricato come detrazione di imposta, in sede di dichiarazione dei redditi, da parte del componente del nucleo familiare a cui viene intestato il documento di spesa del soggiorno.

Lo sconto applicato come Bonus vacanze sarà rimborsato all’albergatore sotto forma di credito d’imposta utilizzabile, senza limiti di importo in compensazione, o cedibile anche a istituti di credito.