Niente di personale, un po’ come il titolo del famoso film. In principio furono la segretaria e il geometra, la cui assunzione era stata prevista da mago Antonio su indicazione della sua palla, andata smarrita dopo la chiaroveggenza. Nonostante tutto, però, mago Antonio non ha perso i suoi super poteri.

Recentemente l’azienda pubblica per il trasporto urbano ha indetto un concorso per l’assunzione del nuovo responsabile dell’officina. Alla chiamata hanno risposto in due: un dipendente interno e un ingegnere esterno. La graduatoria dà ragione all’esterno, pur ritenendo idoneo il dipendente.

Solo due partecipanti con tutta la fame di lavoro che la pandemia ha accresciuto. Può succedere, ci mancherebbe: le vie del Signore sono infinite. La notizia ha comunque creato un grosso polverone. Il vincitore del concorso, infatti, è il nipote di Vincenzo Lomoro, ex dipendente Amtab e storico sindacalista con la bandiera della Cisl. Lo abbiamo raggiunto al telefono, convinti di fargli un torto o di dovergli estorcergli le risposte. La chiamata è andata diversamente.

Non solo Lomoro ha confermato il grado di parentela e la precedente assunzione di un’altra nipote, ma ha anche reso note alcune importanti informazioni, confermando quanto nel carrozzone barese le dinastie continuino ad avere la meglio, in una sorta di albero genealogico della fortuna.

Una situazione destinata ad avere altri sviluppi, non fosse che per il continuo flusso di parenti e amici alla conquista del posto fisso. Restiamo in attesa che l’azienda dica la sua, non in risposta a noi, che evidentemente non muoviamo accuse di nessun tipo, ma ai baresi, pugliesi e italiani, cercando di spiegare loro la politica intrapresa per la gestione della cosa pubblica.