All’Istituto Oncologico di Bari mancano infermieri, ma non due o tre, bensì una quantità tale da mettere a rischio il proseguimento dell’assistenza ai pazienti. A dirlo non siamo noi, ma il segretario aziendale Fials Domenico Losacco; lo fa in una nota inviata a tutti i vertici del Giovanni Paolo II. Nella lettera, Losacco snocciola le criticità: contratti a termine in scadenza, congedi, pensionamenti, senza naturalmente dimenticare quanti sono costretti alla quarantena per colpa del coronavirus.

“La Fials – scrive Losacco – a più riprese ha segnalato la critica situazione relativa alla esigua dotazione organica del personale infermieristico di questo Istituto che negli ultimi giorni sta destando serie preoccupazioni poiché è fortemente a rischio la continuità assistenziale. Non sfuggirà che le numerose assenze per maternità, quarantene per covid, congedi vari e quiescenze, stanno mettendo letteralmente in crisi alcune Unità Operative come ad esempio la UOC di Oncologia Medica, la UOC RAI, Sala Operatoria etc.”.

“Alcuni infermieri recentemente reclutati per il tramite di contratti a tempo determinato – sottolinea – stanno risolvendo il loro rapporto di lavoro con l’Oncologico di Bari, per accettare incarichi di lavoro a 36 mesi proposti da altre aziende ospedaliere pugliesi come ad esempio l’AOU Policlinico di Bari e la ASL Bat. La Fials, in virtù di quanto sopra, aveva sollecitato le SS.VV. in indirizzo, ad attivare tutte le procedure necessarie a proporre anche per l’Oncologico di Bari, contratti di lavoro a tempo determinato per la durata di 36 mesi al fine di scongiurare quanto invece sta accadendo in questi ultimi giorni”.

Onde evitare che le situazione peggiori, il segretario aziendale Fials ha chiesto la proroga urgente a 36 mesi degli ultimi contratti di lavoro recentemente stipulati in favore del personale infermieristico attualmente in servizio e l’attivazione di un nuovo avviso pubblico per il conferimento di contratti di lavoro a tempo determinato della durata di 36 mesi per il personale infermieristico”.

“In assenza di riscontro e risoluzione di quanto denunciato – conclude Losacco -, la Fials è a preannunciare massicce azioni di pubbliche manifestazioni a tutela degli operatori sanitari ed utenti dell’Oncologico di Bari”.