“In queste settimane sono saltati tutti i protocolli, prendiamo iniziative e siamo costretti a sacrifici enormi, non tutti compresi, ma ogni tanto ci sono gesti di estrema umanità capaci di ricordare il motivo per cui abbiamo scelto il nostro mestiere”.

Ciò che è successo oggi ad Attilio Cucci, infermiere di una postazione Barese del 118, è uno di quei gesti che dovrebbero fare riflettere a fondo. Un uomo di circa 80 anni, positivo al Covid, è stato costretto a chiamare i soccorsi a causa di un grave problema polmonare.

All’arrivo degli operatori del 118 l’anziano si è commosso e in lacrime ha abbracciato l’infermiere. “Ti prego, non farmi morire ho un nipotino meraviglioso voglio rivederlo”. L’infermiere è stato colpito dalla supplica, anche alla luce dei tanti racconti negativi che invece arrivano dai Pronto Soccorso degli ospedali baresi, sotto stress come tutto il resto del sistema sanitario travolto dalla terza ondata covid anche a causa di

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All’anziano angosciato auguriamo di tornare dal nipotino e da moglie e figlia, anche loro positive al Covid. A tutto il personale del 118 e dei Pronto Soccorso, invece, la nostra solidarietà per quanto stanno vivendo in questi giorni, anche a causa della scelleratezza di numerosi pugliesi e del sistema sanitario non sempre adeguato.