La conferenza stampa di Mario Draghi per fare il punto sulle misure anti coronavirus, a ridosso del monitoraggio settimanale e dei conseguenti cambi di restrizioni tra Regioni e Provincie Autonome, ha riservato una clamorosa sorpresa, la riapertura delle scuola fino alla prima media: “Il ministro Bianchi sta lavorando perché avvenga in modo ordinato” ha detto.

Affinché questo sia possibile, però, deve rimanere tutto il resto, soprattutto ciò che ruota intorno alla scuola: “La scuola è un punto di contagio limitato solo in presenza di altre restrizioni – . Ciò che è fonte di contagio è tutto ciò che avviene attorno alla scuola, quindi più si alza l’attività scolastica più aumentano le possibilità di contagio”.

“In alcuni casi sarà possibile effettuare il test – ha sottolineato il presidente del Consiglio – ma parlare di azione globale mi sembra eccessivo” spazzando via quindi l’ipotesi del tampone di massa settimanale che aveva sollevato un mare di polemiche nei giorni scorsi.

Mentre in Puglia il coronavirus non dà tregua, con altri 46 morti e oltre 2mila casi riportati nel bollettino di oggi nonostante la zona rossa, altrove nel paese ci sono i primi segnali di rallentamento della curva epidemiologica: “Oggi l’RT segna 1.08 – ha detto il ministro per la Salute Speranza – la settimana passata 1.16 ed erano diverse settimane che cresceva. La situazione è ancora delicata e va seguita con la massima attenzione, ma possiamo consentirci in un quadro prudenziale una scelta di apertura della scuola”.