Entra oggi, sabato 6 marzo, in vigore il nuovo dpcm, firmato nei giorni scorsi dal premier Mario Draghi. Sarà valido fino al 6 aprile e comprenderà le festività pasquali.

Non sono da escludere, nei prossimi giorni, eventuali altri interventi del Governo. L’andamento della curva epidemiologica preoccupa, la variante inglese dilaga e i ricoveri in terapia intensiva aumentano.

Cosa prevede il nuovo dpcm? È confermato l’obbligo dell’uso “sull’intero territorio nazionale dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi”.

Confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5 del giorno successivo, restano “consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”. Solo in zona bianca, dove restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti in spazi chiusi o all’aperto, il coprifuoco può slittare.

Resta consentito visitare amici e parenti in due persone ma è “fortemente raccomandato l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”.

È vietato spostarsi tra regioni, anche se queste si trovano in fascia bianca o gialla. Lo si potrà fare soltanto per motivi di lavoro, salute e urgenza, con il modulo di autocertificazione. Si può andare nelle seconde case, ma soltanto se si trovano in fascia gialla o arancione. Qui ci può andare soltanto il nucleo familiare e solo se la casa non è abitata da altri. Bisogna dimostrare di essere proprietari o affittuari da una data antecedente il 14 gennaio 2021.

Viene confermato il sistema a colori e il modello di divisione delle fasce di rischio, in area rossa tutte le scuole restano chiuse, mentre in zona gialla e arancione chiuderanno quando l’incidenza di casi sarà di 250 su 100mila abitanti.

Chi vive in zona rossa non potrà visitare amici e parenti nemmeno una sola volta, rispetto a chi vive in zona gialla e arancione dove è consentito “nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi”, portando con sé figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Nelle zone rosse parrucchieri e barbieri restano chiusi, nelle giornate festive e prefestive in tutta Italia “sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie”.

In zona rossa, inoltre, “sono chiusi i mercati, salvo le attività di vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici”. Slitta la riapertura di palestre, piscine, sale Bingo, sale giochi e discoteche.