Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, si è detto favorevole alla riapertura delle scuole, uno dei grandi temi, sempre caldi, da quando è scoppiata la pandemia del coronavirus. “Dopo il primo decreto Draghi sulle nuove chiusure anti Covid – ha detto ai microfoni di Rainews24 – ho protestato perché venivano chiuse le scuole e si lasciava ai ragazzi la possibilità di uscire la sera”. Il problema, ha sottolineato, non è tanto o solo sul piano della formazione, quanto invece sotto il profilo della socialità, in special modo per i bambini più piccoli.

Altro nodo quello della vaccinazione di massa, su cui è necessario imprimere una forte accelerazione vista anche l’impennata dei contagi, in Puglia come altrove nel Paese: “Se dovesse servire un hub più grande abbiamo gli stadi. Il problema sono le dosi di vaccino e l’organizzazione, aumentando i medici potremmo andare avanti con le somministrazioni anche di notte”.

Parole che arrivano  nel giorno in cui ha aperto i battenti il centro vaccinale in Fiera del Levante e a stretto giro dal discorso del premier Draghi in Senato. Il presidente del Consiglio ha parlato di 500mila vaccinazioni al giorno della speranza di riaprire le scuole dopo Pasqua. “Nel 1973 – ha ricordato Decaro – tutti i baresi furono vaccinati in una settimana”.