L’obbligo di asporto per i locali in zona rossa sta avendo ripercussioni che forse si sarebbero potute prevedere, non stiamo parlando della riduzione del fatturato, drasticamente crollato, quanto invece l’aumento di tutto il necessario per confezionare cibi e bevande.

Se n’è accorto qualche consumatore, osservando per esempio i 10 centesimi in più sullo scontrino del caffè, lo hanno appreso con rassegnazione e rabbia i gestori al momento di acquistare le forniture.

“Chiudo, in zona rossa non conviene, non copro più le spese. Il packaging è aumentato anche del 300%” ci ha detto uno di loro, purtroppo in nutrita compagnia. Come lui molti altri colleghi si sono dovuti scontrare con la realtà. La pandemia purtroppo è anche questo.