“Il sottosegretario pugliese Rossano Sasso intervenga sull’assurdo vincolo quinquennale esistente sulla mobilità del personale docente e per ripristinare l’organico regionale dei collaboratori scolastici ridotto per effetto della trasformazione dei contratti part-time in full-time”. La richiesta arriva da Gianni Verga, segretario generale della UIL Scuola Puglia al nuovo componente del governo Draghi.

“È un grido di dolore che raccogliamo dai docenti sottoposti al vincolo. Soprattutto in questo periodo di pandemia – spiega Verga -, è assurdo costringere queste persone a continui spostamenti quotidiani per centinaia di chilometri, pur avendo la possibilità di trasferirsi nel Comune di residenza o comunque nelle vicinanze. Ricordiamo al sottosegretario che la maggior parte di queste situazioni riguardano graduatorie pubblicate tardivamente a causa di colpevoli ritardi dell’amministrazione e immissioni in ruolo espletate velocemente con violazione del diritto di graduatoria in seguito a centinaia di rinunce”.

“Come al solito – sottolinea – a pagarne le spese sono anche i lavoratori pugliesi, che si spostano da un capo all’altro della nostra regione. Con i tanti posti vacanti a disposizione, è assurdo che queste persone debbano sottoporsi, quotidianamente, a quattro ore di viaggio, con tutti i rischi connessi alla pandemia in atto e con gravi ripercussioni sulla gestione della famiglia, anche dal punto di vista economico. Per non parlare di chi è stato costretto a traslocare al nord, allontanandosi dai propri cari anche per effetto delle limitazioni sugli spostamenti, poste dai vari DPCM, oltre che a sostenere i costi degli affitti rimettendoci mezzo stipendio”.

Altra questione sollevata da Verga riguarda la stabilizzazione dei lavoratori ex LSU, “pure necessaria, senza però pensare a un potenziamento dell’organico, che in tal modo determinerà situazioni di esubero, anche tra gli stessi ex LSU, nonché l’azzeramento di immissioni in ruolo nei prossimi anni. Per queste ragioni diventa necessario e urgente stabilizzare i posti in deroga del personale Ata, attivati annualmente in Puglia, e trasformare il cosiddetto organico Covid in organico di diritto”.