Le scuole dell’infanzia, le istituzioni scolastiche del ciclo primario e i CPIA ammettono in presenza tutti gli alunni che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla Didattica Digitale Integrata“. Ed è proprio grazie al secondo punto dell’ordinanza del presidente Emiliano che in Puglia sta prendendo piede una rivolta silenziosa.

Una ribellione messa in atto dai genitori che, firmando un semplice certificato e dichiarando di avere ragioni non diversamente affrontabili, hanno deciso di mandare a scuola i loro figli, andando contro la volontà del governatore pugliese.

Per privacy nessuno può indagare su quali siano queste ragioni non affrontabili e quindi chiunque, dai genitori lavoratori a chi invece è a casa, ha dichiarato di avere qualche problema e che quindi la prole non ha la possibilità di seguire le lezioni online.

Ancora una volta la patata bollente è passata in mano a genitori, ma soprattutto ai dirigenti scolastici che non possono far altro che accettare la decisione dei famigliari degli alunni. Un’ordinanza da molti definita indecorosa, allineandosi con le parole del Tar che tanto aveva sospesa quella del 20 febbraio perché ritenuta troppo restrittiva rispetto alla fascia di colore in cui era stata classificata la Puglia.