Ancora un rinvio per il processo penale instaurato nei confronti degli amministratori della Banca Popolare di Bari, in relazione agli aumenti di capitale 2014 e 2015.

A renderlo noto con un comunicato è l’AssoAzionisti Banca Popolare di Bari. “Oggi il processo é stato ancora una volta rinviato al 2 Marzo, sempre per impossibilità di accogliere in una delle aule penali esistenti gli oltre 200 avvocati in rappresentanza dei 3000 soci che hanno chiesto di costituirsi parte civile – spiega l’Associazione -. Da quasi un anno il processo penale, al quale si aggrappano disperatamente i soci nella speranza di avere giustizia, non parte con gravi rischi anche di prescrizione”.

“Ecco perché abbiamo deciso di scrivere al Prefetto di Bari (é il governo che deve assicurare l’edilizia giudiziaria) per manifestare la gravità della situazione e proporre delle soluzioni – continua -. Abbiamo infatti suggerito di celebrare tutti i processi relativi alla Banca Popolare di Bari che sono già incardinati e che si incardineranno, nell’Auditorium della Guardia di Finanza in zona San Paolo. Un luogo sicuro, adeguato, funzionale, ampio e soprattutto di proprietà dello Stato che non ha bisogno di autorizzazioni e costi”.

“Auspichiamo che il Prefetto voglia raccogliere la nostra sollecitazione e che, con determinazione, voglia verificare la praticabilità della soluzione suggerita – conclude -. Noi soci della BPB non possiamo permettere che oltre il danno, lo Stato ci riservi anche la beffa”.