“Solo il comune lavoro di tutte le istituzioni può portarci a vincere la sfida che abbiamo davanti. Il nuovo dpcm varrà dal 6 marzo al 6 aprile e includerà la festività di Pasqua del 4 aprile. La bussola del nuovo decreto sarà la salvaguardia del diritto alla salute”.

Esordisce così il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel suo discorso al Senato. “Abbiamo dovuto fare i conti con i ritardi di alcune forniture dei vaccini, ma tutto questo non cambierà l’esito della partita: il Covid è destinato a essere arginato – spiega -. Finalmente vediamo la luce in fondo al tunnel. Ma bisogna essere chiari: in questo ultimo miglio non possiamo assolutamente abbassare la guardia: non ci sono oggi le condizioni epidemiologiche per allentare le misure di contrasto alla pandemia. Con questo livello di incidenza di casi abbiamo 5 regioni con terapie intensive sopra la soglia critica e l’Rt medio è 0.99, secondo ultimo rilevamento. Quindi l’Rt si avvia con le misure attualmente in vigore a superare la soglia di 1”.

“Le nuove varianti si fanno strada con un tasso di contagiosità elevato. Dire la verità al Paese è un obbligo che dobbiamo avvertire forte, anche quando queste verità sono scomode – continua -. I dati, come sempre, sono più chiari delle parole: siamo a un contagiato su 10 abitanti in Europa. Nel mondo 112 milioni di casi confermati e 2,5 milioni di morti. La loro presenza condizionerà l’epidemia: la variante inglese è presente nel 17,8% dei casi e sarà presto prevalente e la sua maggiore diffusione rende indispensabile alzare il livello di guardia, ma fortunatamente non compromette efficacia dei vaccini. Le altre due varianti sono più insidiose per la ridotta efficacia dei vaccini. La loro diffusione è minore ma è necessario isolare i focolai”.

Speranza conferma che l’Italia continuerà ad essere divisa per zone colorate, in base alle fasce di rischio. “Differenziare le misure sul piano regionale legando le scelte a parametri scientifici ci consente di agire in modo proporzionale, e ci ha permesso finora di non ricorrere ad altri lockdown generalizzati, a differenza di altri Paesi che ne hanno fatti due o addirittura tre – conclude -. Ritengo sia utile anche alla luce delle varianti, favorire un nuovo confronto in un tavolo tecnico tra Iss e Ministero per delineare il quadro in cui siamo”.

Palestre e piscine resteranno chiuse, “ma c’è l’impegno del governo a congrui ristori per le attività che stanno soffrendo – precisa Speranza nella parte finale del suo intervento -. Questo deve valere per le mie ordinanze che da ora andranno in vigore dal lunedì e per le misure regionali”.