“Chiediamo all’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco di togliere il disturbo, di dimettersi perché dopo tutto il caos che hanno creato in Puglia, tra mascherine, discoteche, scuole, vaccini, i pugliesi non ci stanno capendo più nulla. Le dimissioni le chiediamo per manifesta inadeguatezza a svolgere il suo ruolo”.

È questa la richiesta avanzata dal commissario regionale di Forza Italia in Puglia, Mauro D’Attis, in una conferenza online a cui hanno preso parte i parlamentari e i consiglieri regionali del partito, nei confronti dell’assessore alla Sanità della Regione, Pierluigi Lopalco, finito al centro delle polemiche per la gestione dell’emergenza coronavirus in Puglia.

“Il primo febbraio, ad esempio, il governatore Emiliano dichiarava che restare in zona arancione in questa fase era meglio – continua D’Attis -. Il 7 febbraio, la stessa Regione ha chiesto al governo di tornare in zona gialla, ritenendo che ci fossero errori nei calcoli dell’occupazione dei posti letto Covid. Non solo, la Puglia è la regione che effettua meno tamponi in assoluto in Italia per una scelta di Lopalco”.

“È da un anno, dalle origini della pandemia, che siamo in stato di confusione totale in Puglia. Anche sul piano vaccini non si capisce nulla – ha aggiunto il senatore Dario Damiani -. Inoltre, dalla Regione Puglia non è arrivato alcun sostegno a fondo perduto alle attività economiche: non servono i bandi con quantità finanziaria misera, ma ristori veri”.

“Forza Italia ha sollecitato anche il ministro Speranza a intervenire e abbiamo chiesto commissariamento della Puglia” – ricorda il parlamentare Francesco Paolo Sisto -. La sanità pugliese è affetta da un pericolosissimo daltonismo: più che alla tutela della salute dei cittadini, Lopalco, per non essere da meno di Emiliano, si preoccupa del consenso politico che potrebbe discendere dalle sue scelte. La Puglia, intanto, è precipitata agli ultimi posti per terapie anti-Covid e la responsabilità non è certo dei cittadini. Chiediamo un responsabile passo indietro di Lopalco”.

“La Puglia sta vivendo un dramma, chiediamo chiarezza e certezza sui dati che vengono trasmessi al Cts – ha concluso Stefano Lacatena, capogruppo in Consiglio regionale -. Emiliano invoca la zona arancione perché non ha altre soluzioni. Lopalco merita non più di 4 per la gestione della pandemia e l’organizzazione data al sistema sanitario regionale, per questo chiediamo che faccia un passo indietro”.

“Qualora l’errore sulla trasmissione dei dati dovesse essere confermato, valuteremo la possibilità di metterci a disposizione delle associazioni che rappresentano le categorie danneggiate dalla zona arancione per organizzare una class action contro la Regione Puglia”, le parole del dirigente regionale Marcello Lanotte.