Dopo la caduta del governo Conte, l’attenzione degli italiani si è spostata su alcune date fatidiche. I tempi sono ristretti e senza un nuovo decreto legge il rischio di un liberi tutti potrebbe scattare già dalla prossima settimana.

Stando all’ultimo dpcm, il 15 febbraio è l’ultimo giorno in cui sono vietati gli spostamenti tra regioni o province, salvo comprovate esigenze lavorative, di salute o necessità. Senza un nuovo decreto, che entrerebbe in vigore dal 16 febbraio, non ci saranno più limitazioni sugli spostamenti. Il 15 febbraio è fissata anche la riapertura degli impianti da sci secondo le linee guida validate dal Comitato tecnico scientifico.

Al momento il Governo Conte è in carica solo per gli affari correnti e l’orientamento del premier è quello di non prendere decisioni in merito a nuove restrizioni che possano avere un impatto sulla vita degli italiani. La decisione spetta, dunque, al nuovo esecutivo. Sta di fatto, però, che il nuovo presidente del Consiglio del consiglio non andrà in Parlamento prima del 16 febbraio. Il rischio è che senza un nuovo provvedimento, da martedì 16 febbraio non ci sarà più alcuna restrizione.

Nel frattempo ci sono altre date fatidiche che potrebbero far tirare un respiro di sollievo a molti, soprattutto a quegli imprenditori che sono stati costretti alla chiusura. Infatti il 5 marzo scade il dpcm che dispone il coprifuoco dalle 22 alle 5 e possono tornare ad aprire anche nelle ore serali pub, bar e ristoranti. Stessa cosa per palestre, piscine, cinema e teatri.

Nell’attesa che il nuovo Governo faccia sapere la linea restrittiva che vorrà intraprendere, alcune regioni, come la Puglia, attendono il 12 febbraio, data in cui ci sarà il nuovo monitoraggio per il cambio di fascia di rischio.