foto di repertorio

Ore frenetiche nei palazzi della politica a Roma, mentre il presidente incaricato di formare il nuovo Governo, Mario Draghi, è atteso al Quirinale per le 19, il Consiglio dei Ministri uscente targato Giuseppe Conte ha deciso la proroga al divieto di spostamento tra le regioni fino al 25 febbraio, smentendo le previsioni iniziali che parlavano di una settimana.

Si tratta di una soluzione di compromesso, in vista del 5 marzo, data in cui scadrà il Dpcm attualmente in vigore; per quella data dovrebbe essersi già insediato il nuovo esecutivo, passando coì “la palla” nelle mani di Draghi. Quanto agli impianti sciistici, il divieto non è stato prorogato, questo significa che nelle regioni gialle riapriranno lunedì 15.

Dunque, in base al provvedimento approvato oggi, per uscire dalla propria regione devono sussistere comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità. Se si va in albergo bisognerà  rimanere nella propria regione, discorso diverso per la seconda casa, che si potrà invece raggiungere anche se si trova in una regione arancione o rossa, fermo restando che ci potrà andare un solo nucleo familiare e solo se la casa non è abitata da altri.

Come già spiegato in merito al Dpcm ancora in vigore “le disposizioni consentono di fare rientro alla propria residenza domicilio o abitazione senza prevedere più alcuna limitazione rispetto alle cosiddette seconde case. Pertanto proprio perché si tratta di una possibilità limitata al rientro è possibile raggiungere le seconde case anche in un’altra regione o provincia autonoma, anche da o verso le zone arancione o rossa, solo a coloro che possono comprovare di aver effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile anteriormente all’entrata in vigore del decreto legge 14 gennaio 2021”.