A quasi un anno ormai dallo scoppio della pandemia, quello della dotazione dei dispositivi di protezione individuale anti covid ai dipendenti sul posto di lavoro, continua a essere un problema. Gli ultimi in ordine di tempo a sollevare la questione sono i vertici della Usb Unione sindacale di Base, che alle Ferrovie Appulo Lucane hanno dato qualche ripetizione di algebra.

“Quello della fornitura delle mascherine al Personale di Esercizio FAL – si legge nel comunicato della Usb – è un problema che abbiamo sollevato più volte. La nostra consolazione è aver constatato che finalmente qualcuno stia iniziando a fare i conti con la matematica, che non può essere un’opinione, e si sia ricordato che il Personale di Esercizio lavora sei giorni alla settimana”.

“Se nel mese di gennaio 2021 sono state distribuite 20 mascherine FFP2 – scrive il sindacato -, per il mese di febbraio 2021 ne sono state distribuite 25. Stiamo notando, però, che chi si occupa dell’approvvigionamento dei DPI, e chi dovrebbe vigilare sulla corretta distribuzione, abbia ancora qualche lacuna in merito all’organizzazione del Lavoro nelle FAL”.

“Ci risulta, infatti, che la fornitura sia stata perfezionata solo per il Personale del Movimento e degli Impianti fissi, mentre nessuna integrazione – sottolineano i rappresentanti dei lavoratori – è stata ancora predisposta per il Personale Viaggiante Ferroviario, quali macchinisti e capi treno. Siamo sicuri che adesso, qualche campione olimpionico del noto sport scaricabarile dirà di non aver ricevuto dal Personale alcuna comunicazione in merito”.

“A colui o coloro che nascondono le proprie responsabilità dietro tali giustificazioni – concludono i vertici della Usb – vorremmo ricordare le contestazioni mosse dal Responsabile Trasporto nei confronti di due Lavoratori che avevano richiesto altre mascherine, un procedimento disciplinare che non essendo ancora concluso, induce tutto il Personale a non avanzare determinate richieste”.