Ristori negati ai tassisti che risiedono in provincia. Una storia che vale per Bari, ma forse per tutta l’Italia.

“Ad agosto è uscito un disegno di legge che dà la possibilità ai tassisti, che lavorano nel centro storico, di ricevere mille euro come ristoro, sulla perdita registrata tra il 2019 e il 2020 – raccontano in coro quattro tassisti di provincia, che chiameremo per l’occasione Capurso, Modugno, Bitritto e Triggiano, sulla falsa riga della celebre serie La Casa di Carta -. Così, come tutti i nostri colleghi, abbiamo fatto richiesta”.

E qui casca l’asino. “Per un errore burocratico, i ristori sono stati assegnati solo ai tassisti che hanno la residenza a Bari, a quelli di provincia, come noi, non sono stati accreditati pur avendo le licenze rilasciate dal Comune e lavorando sulla piazza di Bari”.

Capurso, Modugno, Bitritto e Triggiano, ma non solo. Sono tanti i tassisti fuori provincia esclusi dai ristori, che non hanno ricevuto neppure un euro.

Rivolgiamo un appello al sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, affinché si intervenga subito per porre rimedio a questa situazione.