“È arrivato il via libera all’abbattimento dei cinghiali che con l’emergenza Covid si sono moltiplicati in Puglia, raggiungendo i 250mila esemplari che spadroneggiano in città e campagne, mettono a rischio la sicurezza delle persone, causano incidenti stradali con morti e feriti, devastano i raccolti e sono pericolosi diffusori di malattie come la peste suina”.

Ad annunciarlo è Coldiretti Puglia, a margine della storica sentenza da parte della Corte Costituzionale che permette di allargare, dopo anni, l’elenco dei soggetti incaricati alla caccia.

Ora anche gli agricoltori provvisti di tesserino di caccia, i cacciatori abilitati, le guardie venatorie e ambientali volontarie, le guardie giurate, possono entrare in azione e ridurre il numero degli animali selvatici.

“Circa 300 incidenti stradali all’anno sono causati dagli animali selvatici, soprattutto cinghiali – spiega Coldiretti Puglia -. Lo scenario si è aggravato con il lockdown che ha permesso una più libera circolazione dei selvatici”.

Alcune associazioni ambientaliste si sono opposte, presentando ricorso, ma la Corte Costituzionale ha sottolineato la pericolosità dei cinghiali per la sicurezza dei cittadini e per la tenuta delle coltivazioni agricole.