La Banca Popolare di Puglia e Basilicata continua a promuovere la cultura dell’innovazione, attraverso il suo investimento nella tecnologia blockchain.

Nei giorni scorsi, infatti, la Banca ha siglato un accordo con Cantine Paolo Leo, azienda vinicola pugliese, i cui vini riflettono la passione, i gusti, la filosofia della famiglia e che mettono in evidenza il favoloso potenziale dei vigneti di proprietà situati nel cuore del Parco del Negroamaro.

Con tale partnership la Cantina ha condiviso, per l’etichetta “Orfeo” Negroamaro 2018, il progetto Blockchain offerto dalla Banca, grazie al quale si garantisce la tracciabilità della filiera di produzione vinicola.

Questa collaborazione nasce dalla convinzione che la rintracciabilità alimentare è un passaggio importante per garantire la sicurezza di quello che arriva sulle nostre tavole. In Italia, l’agroalimentare non è soltanto un’industria, ma un vero e proprio marchio riconosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.

La rintracciabilità di un prodotto e la sua implementazione, attraverso un vero e proprio sistema di gestione, è un vero e proprio strumento per la creazione di un valore aggiunto, grazie alla maggiore disponibilità di dati fruibili non solo dagli operatori delle diverse filiere ma anche e soprattutto dai consumatori, i responsabili finali del successo di un brand.

“La nostra azienda – afferma Paolo Leo – ha improntato la propria attività su canoni gestionali universalmente riconosciuti come distintivi e qualificanti ottenendo prestigiose certificazioni valide e riconosciute a livello internazionale”.

La BPPB, in un’ottica di innovability, si impegna ad offrire nuovi prodotti sostenibili ed innovativi, per creare valore per il territorio sul piano economico, sociale e ambientale.

Con il progetto Winechain, nato il primo semestre del 2020, in collaborazione con EZ LAB, è stata la prima banca ad offrire una soluzione di blockchain applicata alla catena agroalimentare, dal produttore fino al consumatore finale, così da certificare l’origine, la sostenibilità ambientale e i valori etici.

Tale tecnologia, infatti, consente di tracciare la provenienza delle materie prime, la qualità e tutti i passaggi inerenti alla filiera di produzione e distribuzione del vino, valorizzando in questo modo uno dei prodotti di punta del Made in Italy.

“Con tale iniziativa la Banca, convinta dell’importanza della digitalizzazione in tutti i campi – dichiara il Presidente della BPPB, Leonardo Patroni Griffi – mette il proprio patrimonio di idee, competenze e soluzioni di qualità al servizio di tutti favorendo, al contempo, la crescita delle imprese e del mercato. Pur rimanendo banca del territorio, guardiamo le opportunità che le tecnologie possono offrire e di conseguenza ai servizi di qualità messi a disposizione per la nostra clientela”.