foto di repertorio

“Le nostre sono terre belle, ma fragili. Ancora oggi facciamo i conti con la violenta attività dell’uomo e con le scelte sbagliate della politica che hanno strozzato lo sviluppo economico e danneggiato la bellezza naturale di diverse zone delle nostre regioni”. Andrea Piepoli, Presidente Gioventù Nazionale Puglia, e Michele Giordano, Presidente Gioventù Nazionale Basilicata, puntano dritto al nocciolo della questione che tiene banco da giorni.

“Tutte le promesse che da anni ruotano attorno alla svolta green – scrivono in una nota congiunta vanno oggi in frantumi difronte la proposta della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (Cnapi) di accogliere 17 depositi di rifiuti radioattivi tra Puglia e Basilicata, 17 strutture di cemento e acciaio che conterranno scorie nucleari di bassa e media attività”.

“Migliaia di metri cubi di rifiuti in una ristretta area che comprende diverse località turistiche lucane e pugliesi – sottolineano -, e diversi siti che fanno parte del patrimonio artistico e paesaggistico delle nostre regioni, come il Parco Nazionale dell’Alta Murgia e le meraviglie della già capitale della cultura, Matera, e il Parco dei Calanchi di Montalbano Jonico”.

“Non siamo disposti a osservare ulteriori azioni che danneggiano i nostri territori, luoghi che ospitano generazioni che affrontano con coraggio le difficoltà del nostro tempo, generazioni spesso costrette a reinventarsi in termini lavorativi per sopperire alla carenza di opportunità: le nostre sono terre dedite all’ospitalità per via della loro bellezza. Su questo si deve indirizzare il nostro futuro. Non permetteremo allo Stato – concludono – di intossicare noi e le nostre regioni con i veleni del resto d’Italia. Vogliamo, piuttosto, infrastrutture e opportunità di sviluppo. Puglia e Basilicata non sono la discarica d’Italia”.