Per il sesto anno consecutivo a Bari non sono stati superati i limiti per le emissioni delle particelle inquinanti pm10. È quanto emerge dal monitoraggio del 2020 da parte di Arpa Puglia, che ha raccolto e analizzati i dati delle 52 centraline nella regione, 5 delle quali proprio a Bari.
Nel 2020 in Puglia le 52 stazioni di monitoraggio della Rete regionale della qualità dell’aria (Rrqa) che monitorano il Pm10 non hanno registrato il superamento del limite di legge (35 superamenti annui della soglia di 50 μg/m3), mentre il valore di riferimento per tutelare la salute umana raccomandato dall’Oms (3 superamenti in un anno), che è uno degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030 dell’Onu, è stato superato in 40 stazioni (77%), che rispetto alla totalità dei superamenti nazionali rappresenta il 10%.
Ben 4 centraline baresi hanno registrato nel 2020 valori inferiori rispetto all’anno precedente. Queste ultime sono collocate in via Caldarola, a Japigia, in viale Kennedy, a Poggiofranco, nel centralissimo corso Cavour e nel rione Carbonara. Unica eccezione per la centralina posizionata nei pressi del Cus.
Le zone “meno pulite” si confermano proprio quelle attorno al Cus e a viale Kennedy con 7 superamenti annui, seguiti da Cavour (6), Carbonara (5) e Caldarola (3).